Guardo me stesso che collassa
Dentro la stanza
Preparo la melassa
Per la mia pianta
Una chitarra sullo sfondo
Che m’a compagna
Narra storie dallo sfondo
Blu che ristagna
Cerco continuamente un motivo per stare bene
Perciò ciclicamente nessuno resta per sempre
Il treno viene va, va e viene
Lo aspetto con le cuffie
Come il fresco di settembre
Resto solo
Faccio due passi sul molo
Il rumore dell’acqua come un assolo
Tu scoppi d’odio
Non sei mai sobrio
E infatti sembri uscito dal set di ‘Fuori dal Coro’
Voglio raccontarvi la mia vita
Colgo l’attimo visto
Che non l’ho fatta finita
Nasco qualche giorno dopo il crollo delle twin towers
Con mia madre e mio padre che già si odiavano a morte
Fin da piccolo a chiedermi come fate
A sorridere alle feste mentre io tutte le volte
Non potevo farlo
Anche se volevo
Finivo le scorte
Con i sorrisi da scemo
Dati in pasto a chi di me
Adesso conserva il nulla
Ho perso te, ho perso me
Sofferenza come una culla
Non resta che la mia musica
Scrivere alla rinfusa
Cercando amore con un gatto che fa le fusa
Poi son cresciuto a 15 anni le prime canne
Vivevo leggero
con 20 grammi nelle palle
Come uno scudo
degli anni in cui diventi grande
Mi chiamavano goff per il peso sulle mie spalle
Tu spacci col tuo compare
Ma non ne vale la pena
Per farlo io mi so pienato di pare
E tutt’ora appena
Vedo un tizio in divisa inizio a sudare
Massacri nelle scuole e botte dietro la schiena
Ma poi ne ho fatti 18
Qualcosa cambiò
Nel giro di un anno
Mi osservo intorno, Truman show
Tra psicologi e persone che adesso non vedo più
Siamo rimasti io e le mie mille parti
Majin bu
Ma so che un giorno qualcuno richiamerà
Dicendomi “oh frate”
Dimmi che cazzo stai a fa’
Qua non ti vede nessuno
Nemmeno noi
Intorno a te c’è l’oscuro
Come le notti che passavi coi tuoi
Sei sicuro di stare bene?
Rispondo “certo!”
Ritorneremo a stare insieme
Su quella panca di quel parchetto
Come chi torna a casa
Dopo del tempo
E guardandosi bene
Vede un altro dentro allo specchio